mancata ammissione ai test di ingresso nelle facoltà di medicina e chirurgia
Conviene fare un ricorso collettivo al Tar da parte dei Non Ammessi?
Come ogni anno a Settembre ci si trova ad affrontare lo scoglio dei test di ingresso nelle facoltà a numero chiuso, nei corsi di laurea che prevedono quindi un determinato numero di posti disponibili a fronte di candidati in numero sempre crescente.
Per la verità quest'anno, i posti per Medici e Chirurgia sembrano essere 13.072, a fronte di una domanda meno corposa del previsto, si parla infatti di 66.638 domande circa. Dati giornalisti. La prova d'ammissione per accedere al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia è composta da 60 domande a risposta multipla e deve essere completata in 100 minuti. Gli argomenti? Cultura generale e logica, biologia, chimica, fisica e matematica.
Negli anni precedenti secondo fondi internet, il punteggio medio nazionale registrato tra gli idonei è stato di 35,23. Il punteggio medio più alto a livello di ateneo è di 39,12 a Pavia. La percentuale di idonei più alta è stata registrata a Udine (83,5%). Il punteggio più alto è stato conseguito presso l’Università Statale di Milano (82,4). I primi 100 classificati al test medicina sono concentrati in 22 atenei. Quelli con il maggior numero di candidati tra i primi 100 sono Milano-Bicocca (14), Bologna (14), Catania (10), Padova (10), Pavia (8). Fonte:sito web www.tuttoscuola.com
E bene il rapporto tra candidati e posti è quindi di 1/5, per ogni posto ci sono 5 candidati, ammesso che si presentino tutti coloro che abbiano effettuato la domanda, senza poi contare tutti coloro che tornano sui propri passi o rinunciano per motivi vari, come lontananza da casa, lavoro, amore ed imprevisti vari.
Accade sempre più spesso che i desiderosi di entrare, rimangano fuori per pochi punti, e questi sono coloro che sempre più di frequente affrontano la questione del ricorso alla giustizia amministrativa, quale rimedio per verificare la legittimità della propria esclusione, o posizionamento non utile in graduatoria. Il primo scoglio che viene affrontato dagli “scontenti” è quello del costo dell'accesso al ricorso davanti al Tribunale Amministrativo.
E' facile trovare su internet le testimonianze dei costi dei ricorsi, che vanno sempre nell'ordine di qualche migliaio di euro per il singolo ricorrente.
Ed ecco quindi che si propone come ogni anno l'annosa questione del ricorso “Collettivo” quello in cui i ricorrenti, ex rivali candidati uniscono le forze per dividere benefici e costi.
In tali casi i cosi vengono ridotti del 80% - 90% a secondo del numero dei partecipanti.
Ma è utile un ricorso collettivo?
Per rispondere a questa domanda in modo sintetico bisogna distinguere il quesito in due parti, e quindi: 1) se da una parte è sicuramente utile da un punto di vista economico vista la possibilità di dividersi le spese; 2) dall'altra bisognerà valutare se i candidati al concorso, nella veste di ricorrenti vanteranno le medesime “pretese” nei confronti della Giustizia Amministrativa.
In sintesi, se da una parte è possibile ricorre in gruppo davanti al Tar, seguendo il motto “l'unione fa la forza” anche alla luce della riduzione drastica dei costi, dall'altra servirà un buon legale che riesca a focalizzare i problemi comuni che rendano possibile un ricorso cumulativo, al fine di evitare le sempre più frequenti ipotesi di “inammissibilità” del ricorso.
Per tutte le curiosità e domande, potete inviare una email all' indirizzo: Info@LegaleAeL.it ed inserire nell'oggetto il tipo di concorso di interesse,
Comments