top of page

Farmacie ed isole pedonali

Immagine del redattore: Avv Aldo LucarelliAvv Aldo Lucarelli
Il piano urbanistico di mobilità sostenibile, le nuove aree pedonali ed il danno per i commercianti e farmacisti a cui viene sottratto il traffico carraio


L’istituzione di nuove isole pedonali e sensi unici di circolazione come strumenti di pianificazione del traffico danneggiano le farmacie e le attività commerciali esistenti che perdono flussi di traffico.


É possibile prevenire o opporsi alla pianificazione urbanistica di nuove isole pedonali?


Ci viene chiesto se é possibile impugnare il PUMS (piano urbanistico di mobilità sostenibile) da parte di commercianti e farmacisti del centro storico volto ad una pedonalizzato ed in vista quindi del divieto di transito carraio con l’istituzione di nuove isole pedonali.


Può un farmacista o un commerciante impugnare il PUMS per lesione dei propri interessi commerciali?

La risposta non é scontata scopriamo il motivo


La Nuova isola pedonale prevista nel PUMS priva gli esercizi dell’accesso stradale diretto, e costituirebbe danno all’attività commerciale (farmacia e negozi di varia natura) in quanto svierebbe la clientela con riflessi gravemente pregiudizievoli sulle attività economiche coinvolte, ma é proprio così?


Leggi pure:


Al riguardo, occorre considerare che il DM 4 agosto 2017, recante la “Individuazione delle linee guida per i piani urbani di mobilità sostenibile”, stabilisce che “Il PUMS è uno strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana (preferibilmente riferita all'area della Città metropolitana, laddove definita), proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l'efficacia e l'efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l'assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali” .



Il PUMS è, quindi, un atto pianificatorio nel quale vengono definiti gli obiettivi del complessivo sistema di mobilità che dovranno poi essere attuati attraverso “specifiche azioni e interventi”.


Ci si deve quindi chiedere se tale atto sia sin da subito lesivo degli interessi e dei diritti dei commercianti che sarebbero coinvolti nelle future isole pedonali.

In pratica, il PUMS è qualificabile alla stregua di uno strumento di pianificazione strategica, con natura programmatica, che, di norma, non esprime statuizioni finali e prescrittive rimandate in successivi atti amministrativi.



Ciò premesso, per quanto riguarda specificamente il nostro caso è decisivo osservare che la previsione ritenuta lesiva per le rispettive attività commerciali – vale a dire l’estensione della pedonalizzazione è qualificata in termini di “pedonalità ipotizzata” che per quanto estesa, dovrà essere realizzata per step attuativi successivi.


Leggi pure


Farmacie ed isole pedonali


Si tratta, pertanto, di indicazioni programmatiche che risultano concretamente lesive solo ove recepite ed attuate dalle delibere di regolamentazione del traffico potendo, in tal caso, - a fronte di un effettivo pregiudizio della sfera soggettiva - essere impugnate con il provvedimento attuativo e istitutivo delle zone pedonali, quanto la presupposta indicazione programmatica contenuta nel PUMS.


Farmacie ed isole pedonali
Farmacie ed isole pedonali

Le sole previsioni del PUMS non sono idonee a pregiudicare la posizione dei farmacisti e dei commercianti di zona da ciò deriva che il PUMS non é impugnabile fino a quando non si traduca da strumento programmatorio ad elemento concreto realizzato tramite apposite delibere ricettive del PUMS ed istitutive di zone pedonali ben definite quelle si, arrecanti un pregiudizio concreto agli esercenti.


In conclusione come sancito da recente giurisprudenza sul punto, le sole previsioni del PUMS non sono idonee a pregiudicare la posizione degli esercenti, da ciò discende la non ammissibilità dei ricorsi avverso tale strumento programmatorio urbanistico (Tar Catania 2187/2024)

Sarà quindi necessario l’analisi della programmazione generale, dei programmi di mobilità sostenibili attesi unitamente alle delibere comunali recettive e/o lesive di tali atti programmatori, prima di poter valutare 🤔 la lesione della propria posizione soggettiva, il tutto corredato anche - su consiglio di chi scrive - da una perizia tecnica che mostri i flussi di traffico con i pro ed i contro delle misure adottate dall'amministrazione, che tuttavia, è bene ricordarlo (Tar Sicilia n. 1299/18) godono di ampia discrezionalità.


Ti può anche interessare: "Farmacie e controllo Regionale"


Hai un quesito? Seguici on line o Contattaci



Avv Aldo Lucarelli

Kommentare


bottom of page