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Immagine del redattoreAvv Aldo Lucarelli

Farmacia, nuova sede, quali verifiche fare prima dell'apertura?


Una delle fasi piu' delicate e complesse nell'apertura di una farmacia è sicuramente quella che attiene al periodo pre-autorizzazione, e che per intenderci decorre dopo che sia stata accettata la sede messa a concorso dalla Regione, nei famosi 180 giorni.



Nel caso del concorso straordinario farmacie, abbiamo visto come la fase dell'accettazione delle sedi duri poco piu' di una settimana al termine della quale gli aspiranti titolari dopo aver effettuato a mezzo del servizio web/piattaforma, l'accettazione, dovranno preoccuparsi delle varie fasi per l'apertura.


Come sapere se la sede prescelta è soggetta ad una controversia legale?

Per rispondere a questa domanda vi sono due strade.


Per prima cosa, ove la sede prescelta sia oggetto di una controversia davanti al Giudice Amministrativo ed il Neo Titolare non sia stato preventivamente informato da una generica notifica pre-ricorso, sarà onere della Regione informare il farmacista, mediante l'avvertimento che detta sede è "sub iudice" e che sussiste un determinato ricorso.


Ove invece la sede sia stata oggetto di uno specifico ricorso indirizzato ad uno specifico soggetto - immaginiamo che sia una sede di NON nuova istituzione - allora sussisterà un ricorso pendente, all'interno del quale il dottore uscente è parte in causa. Ma anche in tale ipotesi la Regione dovrebbe essere informata della questione, rivestendo nella peggiore delle ipotesi la figura di resistente e/o di contro-interessato.


Ove infine né la Regione, né il precedente titolare siano individuati quali contro interessati, allora sarà il Comune di riferimento a rivestire la carica di contro interessato e quindi a dover essere informato della sussistenza di un ricorso, che nel peggiore dei casi si troverà ancora in fase inziale e richiederà quindi del tempo per essere completato.



Sussiste poi la verifica da parte del Giudice Amministrativo che alla prima udienza dovrà verificare la regolarità del contraddittorio ed eventualmente ordinare l'integrazione del contraddittorio, anche ai soli fini informativi o di proposizione di un ricorso incidentale.


Non deve essere infine dimenticata l'ipotesi di accedere agli atti con le note procedure dettate in via generale dalla legge 241/1990 e dalla normativa sull'accesso civico generalizzato D.Lgs 33/2013, per chiedere quindi all'Ente Regionale ed al Comune di riferimento la sussistenza di questioni inerenti la sede, come ad esempio un ricorso pendente, o una revisione della pianta organica in corso.

Sussiste in tutte le ipotesi che abbiamo cercato di delineare - senza presunzione di completezza - un evidente posizione di contro - interessato da parte del NEO assegnatario che intenda aprire la sede e capire se la propria scelta sia oggetto di una vicenda giudiziale.


Prima di concludere una notazione, abbiamo parlato di contro-interessato dando per assodato che l'utente sappia cosa sia, e bene si puo' sintetizzare affermando che contro-interessanto è da un punto di vista "formale" colui che sia “obiettivamente”, “facilmente” o “agevolmente” identificabili sulla base del medesimo atto impugnato, è il caso della graduatoria del concorso.



Oppure secondo un orientamento piu' sostanziale, controinteressato è colui che appare titolare di una concreta posizione, giuridicamente qualificata, di segno contrario a quella fatta valere dal ricorrente, finalizzata alla conservazione del provvedimento impugnato o alla posizione fatta valere, da non confondere però con il resistente, che nel processo amministrativo è quasi sempre una amministrazione, Regione, Comune, etc..





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